Diadema d’argento ritrovato a Morgantina
Ho notato, come molti, che si parla dell’area archeologica di Morgantina o del Museo regionale di Aidone solo in occasione di fatti eclatanti. Solitamente negativi. In tali casi si mobilita l’amministrazione comunale e la cosiddetta società civile. Si mettono in atto azioni di protesta di tipo rivendicazionista, fino a raggiungere il parossismo. A volte, tali azioni riescono nel loro intento altre no. Passato il momento, tutto torna come prima. In attesa di un nuovo allarme. Così facendo, però, si rinuncia ad essere padroni del proprio destino. Si resta in attesa di non si sa bene chi o che cosa. Un estenuante “Aspettando Godot”.
Questa considerazione, che non mi è nuova, mi ha spinto nei giorni scorsi a proporre, in primis all’amministrazione comunale, di agire al fine di ritornare al disegno originario che prevedeva l’istituzione del Parco Archeologico di Morgantina come entità a sé stante; in subordine che il Parco Archeologico di Morgantina e della Villa del Casale avesse sede ad Aidone (avevo indicato i locali annessi alla chiesa di San Vincenzo Ferreri o l’ex scuola elementare Torres Truppia); che venisse reistituito il biglietto d’ingresso unico obbligatorio per l’intero parco; che l’esperto in seno al comitato tecnico-scientifico venisse indicato dal Sindaco del Comune di Aidone; che si facesse una seria e tempestiva programmazione dei lavori di manutenzione, pulitura e valorizzazione dell'area archeologica di Morgantina. Silenzio assoluto!
Quindi ho pensato di fare qualcosa anche direttamente. Ho preso carta e penna e, nella qualità di presidente del MOVIMENTO AIDONE È VIVA, ho scritto all’Assessore regionale dei Beni Culturali, al Museo archeologico Paolo Orsi di Siracusa, al Parco Archeologico di Morgantina e della Villa del Casale e alla Soprintendenza dei Beni Culturali di Enna. L’oggetto dello scritto era la restituzione dei beni archeologici provenienti da Morgantina.
Nella lettera che potrete leggere, insieme all’intero carteggio, sul sito www.aidone.it/blog, ho ripreso un’attività che avevo iniziato nel 2001 allorché rivestivo la carica di Vice Sindaco e Assessore ai Beni Culturali e Ambientali del Comune di Aidone. Allora avevo chiesto ai musei di Siracusa e Agrigento di restituire al Museo di Aidone i reperti provenienti da Morgantina da loro detenuti (in esposizione o nei magazzini). Come potrete leggere nelle risposte di allora, mostrarono grande disponibilità: in particolare il Direttore del Museo di Siracusa rispose testualmente che: “…questa Direzione sarebbe favorevole che una ragionata scelta delle stesse [le monete] possa, in futuro, essere trasferita al Museo di Aidone…”. Dopo di che, un lunghissimo silenzio durato ben 18 anni!
In seguito a questa mia lettera ho avuto contatti con il Museo archeologico Paolo Orsi di Siracusa. Con una tempestività degna di nota, il Direttore, arch. Calogero Rizzuto, ha voluto incontrarmi nel primo pomeriggio di mercoledì 9 ottobre. Insieme al Direttore erano presenti le archeologhe dott.sse Giuseppina Monterosso e Angela Maria Manenti. Abbiamo discusso a lungo, circa due ore. Ho trovato grande disponibilità, competenza, come era ovvio aspettarsi, ma anche grande conoscenza di Morgantina e delle sue problematiche, cosa meno ovvia da aspettarsi. Si è parlato di prospettive e di possibili collaborazioni. Ho avuto il piacere di visitare il caveau dove sono custodite le monete d’oro, d’argento e di bronzo provenienti da Morgantina ed ho visto anche un bellissimo diadema d’argento ritrovato a Morgantina, oltre a molto altro, grazie alla cortesia della dott.ssa Angela Maria Manenti che mi ha guidato. Nella circostanza ho avuto il piacere, per puro caso, di tornare a parlare con l’attuale assessore alla Cultura del Comune di Siracusa e, soprattutto, per quanto mi riguarda, ex assessore regionale dei Beni Culturali, padre della legge regionale 20/2000 istitutiva dei parchi archeologici, on. Fabio Granata.
Ci siamo dati tutti appuntamento ad Aidone per un’iniziativa sui beni culturali organizzata dal MOVIMENTO AIDONE È VIVA.
Ovviamente, la mia è stata una piccola cosa che per conseguire risultati tangibili abbisogna del coinvolgimento del Parco Archeologico di Morgantina e della Villa del Casale e dello stesso assessorato regionale. Ma mi sembra un buon viatico.
Spero che in questa battaglia per la promozione e valorizzazione di Morgantina ci si possa unire, ognuno per il proprio ruolo, amministrazione comunale compresa. Quest’ultima è lontana anni luce da me, ne sono un fiero e convinto oppositore, ma non ne posso né ne voglio disconoscere il ruolo positivo che può e deve svolgere.
Ritornando alla mia lettera, devo dar conto della risposta che ho ricevuto da parte della Soprintendenza dei Beni Culturali di Enna (anch’essa pubblicata nel carteggio) nella quale dice che nei loro “…locali-deposito non ci sono reperti provenienti dal sito archeologico di Morgantina…”. In realtà io penso che qualcosa, cercando meglio, potrebbero averla. Ma si vedrà.
Voglio ringraziare Gianfilippo Fontana per il suo post su facebook che mi è stato da stimolo in questa iniziativa.