PROGETTO AIDONE OVVERO PINOCCHIO AL POTERE

Giusto un anno fa, il 28 aprile, era la domenica nella quale si sono tenute le elezioni comunali.

Le elezioni hanno un prima, fatto di preparazione, di presentazione delle candidature, di confronti tra i candidati e le liste.

Hanno un dopo, fatto di presa d’atto dei risultati, di nomina della Giunta comunale, di insediamento degli organi appena costituiti.

Però non bisogna dimenticare che il prima e il dopo non potrebbero esistere se non ci fosse il momento centrale: la votazione. 

La votazione si tiene di domenica e noi tutti cittadini possiamo scegliere esprimendo il nostro gradimento per un candidato sindaco e per un candidato consigliere.

Questo momento è importantissimo, è fatto di adempimenti formali, tassativamente e minutamente stabiliti dalla legge.

Un errore in questa fase sarebbe esiziale e potrebbe condurre anche all’annullamento delle elezioni.

Come afferma la Costituzione “il voto è personale ed uguale, libero e segreto”.

A garanzia della regolarità del voto, espresso secondo i dettami della suprema carta ci sono gli uffici elettorali di sezione, composti da un presidente, un segretario e da un certo numero di scrutatori.

Ed è una rappresentanza degli uffici di sezione che riassume i risultati e proclama gli eletti: sindaco e consiglieri comunali.

Ebbene, a distanza di un anno, l’amministrazione in carica che esiste in quanto gli uffici elettorali di sezione hanno svolto regolarmente la loro funzione, non ha ancora provveduto a pagare quanto dovuto ai ragazzi e alle ragazze che hanno lavorato per noi e, ancor di più per loro, un anno fa.

L’ho saputo perché alcuni scrutatori mi hanno rappresentato il fatto e mi hanno anche riferito che gli attuali amministratori si sono giustificati con il fatto che la precedente amministrazione non aveva previsto la spesa in bilancio.

La colpa è sempre di quelli di prima, sennonché il bilancio del 2019 non è stato approvato né da quelli di prima (che in gran parte erano quelli di ora) né da quelli di ora che hanno avuto otto mesi di tempo nel 2019 e quattro mesi nel 2020 per farlo.

Ormai la BUGIA costante sta diventando la cifra di questa amministrazione, l’alibi dietro al quale cercano di nascondere incompetenza, indolenza e malafede.

VEDETE DI PAGARE, E PRESTO, QUANTI HANNO RESO UN SERVIZIO ALLA COMUNITÀ, A VOI PIÙ DI ALTRI.

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