La difficile gestione del bilancio di un comune: un caso di scuola

Nella vicina Piazza Armerina è scoppiata la vicenda del bilacio consuntivo 2015. La Procura della Repubblica di Enna ha comunicato la conclusione delle indagini per falso materiale e ideologico in atto pubblico commesso da pubblici ufficiali, nello specifico: il Sindaco del tempo (Filippo Miroddi), gli assessori, i consiglieri comunali, i revisori dei conti e il responsabile dell’area finanziaria.

Questa notizia ci riporta alla necessità di una corretta e competente gestione della cosa pubblica, la quale non può essere soggetta ad improvvisazioni e a forzature. Atteggiamenti tipici di incompetenti che una volta giunti al governo delle loro comunità pensano che gli sia consentito tutto, in ciò assecondati da funzionari a loro legati dalla nomina ricevuta (infatti i cosiddetti incaricati di posizioni organizzative sono nominati e revocati dal sindaco in carica) e da revisori che molto spesso controllano ben poco. Il tutto con conseguenze nefaste per l’intera comunità. A questo proposito, infatti, sembra che il Comune di Piazza Armerina si avvii verso il dissesto, con tutto ciò che questo comporta: aumento all’aliquota massima di tutte le tasse, tributi e tariffe, al blocco delle assunzioni e all'eliminazione delle spese che non siano indispensabili.

Nel nostro caso gli indagati, quindi non colpevoli fino a sentenza definitiva, rischiano pene fino a dieci anni. Tuttavia questo, se e quando dovesse avvenire, servirebbe a risarcire una comunità locale colpita duramente da un disastro economico e dalle conesguenze derivanti? NO.

Occorre prevenire perché la cura sarebbe molto dura.

Per una migliore intelligenza della questione e per esaminare l’atto giudiziario vi invito a visitare i link delle testate giornalistiche start-news.it e vivienna.it.

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