Presentazione de IL PUNTO
Lo scorso 22 giugno abbiamo pubblicato il numero zero de IL PUNTO. Si tratta di una comunicazione periodica sulle tematiche di interesse della nostra comunità.
Il titolo, IL PUNTO, è inteso nel duplice significato di punto di vista e di riepilogo.
Il punto di vista è quello del Movimento politico Aidone è Viva.
IL PUNTO non ha alcuna intenzione di essere uno strumento di comunicazione giornalistica, affatto.
IL PUNTO mutua dalla comunicazione giornalistica il fatto di partire da notizie vere, nient’altro.
Per il resto si tratta di opinioni, commenti, proposte e denunce svolti con onestà intellettuale, trasparenza e convinzione.
IL PUNTO, pertanto, non si pone l’obiettivo di dare necessariamente conto delle opinioni altrui o di dare conto di tutta l’attività amministrativa.
IL PUNTO non vuole essere la sede di invettive o di offese gratuite.
Questo lo si doveva per dovere di chiarezza.
Quando sorgerà qualche dubbio sul senso de IL PUNTO, rileggiamo queste poche righe.
IL PUNTO sarà pubblicato sul sito e sulla pagina facebook del Movimento politico Aidone è Viva: www.aidone.it e www.facebook.com/aidoneeviva.
IL PUNTO n. 0/2019
ABBANDONI
Dal Corriere della Sera online di oggi traggo questa notizia: "Rocca di Papa, il sindaco Emanuele Crestini è morto da eroe: è uscito per ultimo per salvare i dipendenti.
Proprio come il comandante di una nave che affonda, ha abbandonato per ultimo il palazzo del Comune in fiamme. Ma respirare così a lungo i fumi dell’incendio ha compromesso le sue vie respiratorie. Aveva ustioni sul 36% del corpo. Per un tragico gioco del destino è deceduto lo stesso giorno in cui, 3 anni fa, era stato eletto".
Poi guardo al mio Comune e vedo che l'ex sindaco Lacchiana non ha nemmeno giurato da consigliere comunale, ha preferito dimettersi. Ha lasciato, per primo, la nave che affonda, novello Schettino.
DIRITTO DI PROPRIETÀ
La sensazione, e non solo quella, che mi danno i nuovi amministratori (Sindaco e Giunta soprattutto) è di chi ha una concezione proprietaria, padronale della cosa pubblica. Mi riservo di approfondire il tema nei prossimi giorni.
LA VICENDA DELL'INCENDIO DI MORGANTINA
Molti, se non tutti, ci siamo indignati, arrabbiati, ma non stupiti, per il vasto incendio che ha colpito l'area archeologica di Morgantina.
Molti, se non tutti, abbiamo rivolto i nostri strali in direzione del governo regionale (meglio, l'amministrazione regionale): tanto a livello centrale che periferico. Giusto.
Pochi hanno rivolto la propria attenzione su eventuali responsabilità dell'amministrazione comunale aidonese. Forse perché indenne o forse perché giudicata irrilevante. Io opto per la seconda delle ipotesi.
Prima però, valutiamo se le colpe del governo regionale sono da considerarsi confinate tra Palermo (sede del competente assessorato regionale), Enna (sede della soprintendenza) e Piazza Armerina (sede del polo museale).
Nella recentissima campagna elettorale aidonese e immediatamente dopo abbiamo visto l'attivismo in favore del candidato Chiarenza di deputati regionali di maggioranza (on. Compagnone), di esponenti del movimento del Presidente nonché assessore ai Beni Culturali della regione Musumeci (la coordinatrice provinciale del movimento Diventerà Bellissima, Pignato, e il Sindaco Cammarata di Piazza Armerina), del partito di Forza Italia e dell'UDC. Tutti facenti parte del governo regionale e tutti presenti nella coalizione a supporto dell’amministrazione Chiarenza.
Quindi, i prodi amministratori aidonesi che si sono beati di questi autorevoli sostenitori e che, anzi, ne hanno fatto mostra e vanto, ora come fanno a prenderne le distanze. Esiste la culpa in eligendo, la colpa, cioè, nella scelta delle persone a cui affidarsi. Loro si sono affidati e ci hanno affidati a costoro. E questi sono i risultati.
Assodato, dal mio punto di vista, che le colpe del governo regionale si riverberano anche a livello comunale, approfondiamo l'irrilevanza dei nostri amministratori.
È mai possibile che non abbiano trovato il modo di farsi sentire al punto di obbligare chi di dovere ad intervenire per eliminare erbacce e sterpaglie dall'area archeologica? Io penso che si sarebbe potuto (meglio: dovuto).
Il Sindaco, gli assessori e i consiglieri comunali non sono stati eletti o nominati per fare i diserbatori volontari (per carità, opera lodevole ma che non abbisogna di un passaggio elettorale, tutti coloro che lo ritengono liberamente possono farlo - a questo proposito l'assessore Virzì lasci da parte l'aggettivo onesto utilizzato in maniera impropria e offensiva nei confronti dei cittadini che non li aiutano nell'opera di diserbo) ma per affermare le ragioni e i diritti di Aidone e dei suoi cittadini.
P.S. Nelle autoesaltanti cronache del diserbo i nostri prodi hanno dimenticato di inserire e ringraziare, oltre ai volontari, i professionisti. Gli operai forestali che per una settimana hanno compiuto una diserbatura a regola d’arte della Villa comunale. Peccato che chi doveva rimuovere gli sfalci d'erba ha pensato bene di buttarli nella parte sottostante la villa.
Li ringrazio io per loro. Questa è la strada giusta da percorrere, un accordo con l'azienda foreste demaniali.
IL PARCO ARCHEOLOGICO DI MORGANTINA E DELLA VILLA DEL CASALE
Il Presidente Musumeci nonché assessore ad interim ai Beni Culturali, con un impegno degno di ben altra causa, ha completato l'opera di ANNESSIONE del Parco Archeologico di Morgantina a quello della Villa del Casale di Piazza Armerina. Ha posto in essere ben quattro decreti:
- il n. 13/2019 con il quale ha creato il parco unico di Morgantina e della Villa del casale;
- il n. 25/2019 con il quale ha istituito il Parco;
- il n. 42/2019 con il quale ha nominato il soprintendente di Enna commissario straordinario del Parco in vece del comitato tecnico-scientifico;
- il n. 52/2019 con il quale ha nominato il Direttore del Parco.
Purtroppo non ha trovato il tempo di adottare il provvedimento per la diserbatura dell'area archeologica, l'unico che ci interessava.
Nessuno ha detto niente su questo scippo, questa annessione.
Che si tratti di annessione e che venga considerata tale è asseverato dall'intervento sul sito startnews.it di tale Basilio Fioriglio quale presidente di un'associzione che si occupa della Villa del Casale il quale afferma che è: "ufficialmente istituito il parco archeologico del sito Unesco di Piazza Armerina che ACCORPA arche il sito di Morgantina unitamente al Museo, consentendo la tanto invocata autonomia finanziaria, restando nella disponibilità dei Direttori di quanto introitato dai proventi riscossi dalla vendita dei biglietti e reinvestendolo per la programmazione e per gli interventi urgenti come il Triclinium e di alcuni pavimenti mosaicati. I soldi ora ci sono occorre la capacità di spenderli. Davvero con questo riconoscimento il sistema delle aree archeologiche e dei musei volta pagina, recuperando il ritardo di decenni e non essere più ai margini dei grandi poli turistici...", è chiaro, noi rappresentiamo un'occasione per lo sviluppo della Villa del Casale, nient'altro. Sapete qual'è la prima cosa da fare per Fioriglio? l'illuminazione della strada che collega la Villa a Piazza Armerina.
Gli amministratori aidonesi abbiano uno scatto d'orgoglio e, nell'ordine, chiedano, per prima cosa:
- che il Parco Archeologico di Morgantina sia indipendente da quello di Piazza Armerina;
in subordine:
- che la sede del Parco Archeologico di Morgantina e della Villa del Casale sia ad Aidone (locali annessi alla chiesa di San Vincenzo Ferreri o ex scuola elementare Torres Truppia);
- che venga reistituito il biglietto d'ingresso unico obbligatorio per l'intero parco;
- che l'esperto in seno al comitato tecnico-scientifico venda indicato dal Sindaco del Comune di Aidone;
- che si programmino per tempo i lavori di manutenzione, pulitura e valorizzazione dell'area archeologica di Morgantina.